Generale italiano. Abbracciò la carriera militare e
partecipò alla guerra di Libia. Segnalatosi nel corso della prima guerra
mondiale, venne nominato capo dell'Ufficio operazioni del Comando Supremo e
promosso colonnello nel 1917 e generale di brigata nel 1918. Rappresentò
l'Italia a Versailles. Aderì al Fascismo e fu sottosegretario alla Guerra
(1925-28). Nel 1926 fu nominato senatore, l'anno seguente generale di divisione
e nel 1936 comandante di corpo d'armata, grado col quale assunse il comando
delle truppe dell'Africa orientale. Capo di Stato Maggiore generale (1940-43),
insieme con Badoglio e Ciano, ebbe una parte di primo piano nella congiura di
palazzo che il 25 luglio 1943 portò alla caduta di Mussolini. Il 2
settembre 1943 fu rinvenuto morto per un colpo di pistola alla nuca, presso il
comando tedesco di Frascati (Casale Monferrato 1880 - Frascati
1943).